Hunger Games (Hunger Games, #1)

Hunger Games (Hunger Games, #1) - Fabio Paracchini, Simona Brogli, Suzanne  Collins Ho iniziato a leggere questo primo capitolo della trilogia abbastanza prevenuta, immaginando la solita storia banale e fantasiosa un po' forzata.
E invece mi sono dovuta ricredere! Il libro è assolutamente avvincente, incalzante e, sebbene fosse chiaro dall'inizio che Katniss, la protagonista, avrebbe vinto i giochi, ero curiosa di sapere cosa sarebbe successo!

In un futuro lontano ed angosciante, in cui il duro lavoro di molti serve al benessere di pochi, ogni anno vengono organizzati gli Hunger Games, una sorta di reality estremo in cui i partecipanti, estratti a sorte, devono sopravvivere nell'Arena, in un ambiente spesso ostile, e letteralmente uccidersi l'un l'altro. L'ultimo sopravvissuto sarà dichiarato vincitore.

Interessante l'idea della violenza e della morte come spettacolo: gli spettatori sono coinvolti nelle vicende dei concorrenti ma vedono il tutto con grande distacco, come se non fosse realtà, come se non ci fossero vite umane e sofferenze in diretta. I protagonisti, ad un certo punto, nonostante siano impegnati nella lotta per la sopravvivenza, ne sono addirittura consapevoli e cercano di accattivarsi il favore del pubblico interpretando dei ruoli che immaginano che potrebbero piacere.
Tutto questo per sopravvivere.

Ma il viaggio di Katniss, pieno di rischi, colpi di scena, adrenalina, e con la morte sempre in agguato ad ogni pagina, non finisce qui: con il suo comportamento nell'Arena ha sfidato il governo centrale, per cui non è detto che adesso sia davvero al sicuro.